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Le mille storie riguardanti il melograno

Nella ricerca di una storia o di una leggenda legata all’albero del melograno è facile perdersi in una miriade infinita di significati e simboli. Vita, rinascita, ardente passione, passaggio.

Ogni popolo, moderno o antico che sia, ha legato a questa pianta una sua simbologia e intrecciato con lei storie e racconti che si perdono fra il mito e la realtà. Una delle storie più interessanti e forse conosciute riguardanti quest’albero dai caratteristici frutti a forma di pomo, ricchi al loro interno di semi rosso rubino, affonda le proprie radici nella mitologia greca e riguarda la storia della dea Persefone. Il mito racconta che Ade, re degli Inferi, non riuscendo a trovare nessuna dea disposta a sposarlo, nonostante disponesse di infinite ricchezze, decise di rapire la bella Persefone, figlia della sorella Demetra. Quest’ultima venne colta dalla disperazione a causa del rapimento della figlia, tanto da far intervenire Zeus in persona. Il re degli dei però non riuscì a portar via Persefone dal regno degli Inferi perché la bella dea aveva mangiato dei chicchi di un frutto di melograno offertole da Ade, ignorando il fatto che chi mangia dei frutti nel regno dei morti è vincolato a permanervi per sempre. Zeus però riuscì a far trovare un accordo ad Ade e a Demetra. Poiché Persefone aveva mangiato soltanto sei chicchi di melograno sarebbe rimasta negli Inferi solo per sei mesi all’anno, durante l’autunno e l’inverno, per trascorrere sulla terra, insieme alla madre, il resto dell’anno. In questa leggenda il melograno rappresenta il vincolo e il passaggio fra il mondo dei vivi e quello dei morti, un modo per permanere nel luogo eterno. Secondo la tradizione romana invece, Venere, dea della bellezza, avrebbe piantato nel suo giardino un albero di melograno facendolo diventare simbolo per eccellenza di fertilità. Le spose romane erano infatti solite intrecciare fra i capelli fiori e foglie di melograno come buon auspicio. Albero dall’incredibile valore estetico, il melograno, il cui nome in botanica è Punica Granatum, è utilizzato per lo più come ornamento nei parchi e nei giardini.

E’ una pianta forte e resistente, che si adatta sia ai terreni calcarei che ai terreni secchi. Vuole un ambiente soleggiato e fiorisce da giugno a settembre. L’autunno è invece la stagione in cui è possibile assaggiare i suoi caratteristici frutti. È una pianta antichissima, estremamente longeva. Se ne hanno tracce che risalgono ad oltre quattromila anni fa. È un arbusto che può raggiungere i 4 metri d’altezza e un’età millenaria. Originario della Persia, è stato introdotto in epoca preistorica nell’area del Mediterraneo, mentre ha raggiunto l’America solo a metà del 1700. E’ uno dei sette frutti che rappresentano il popolo di Israele. Simbolo araldico della città di Granada, in spagnolo granada e in antico francese la grenade significavano appunto melograno. Legato al popolo armeno da un’infinità di storie, se ne hanno tracce anche nei testi biblici. Molte anche le proprietà magiche e curative che vengono attribuite a questa pianta nelle diverse culture. Sembra ad esempio che il legno di questo albero venisse usato dai rabdomanti per ricercare l’acqua.