Diospyros kaki: il pane degli Dèi
Conosciuto in Italia con vari nomi, cacho o cako o loto, prende il suo nome scientifico Diospyros Kaki (letteralmente Pane degli Dèi) dal suo frutto, caratterizzato da un sapore molto dolce e da una polpa dalla consistenza morbida, quasi come una crema.
L’albero del Cako appartiene alla famiglia delle Ebanacee ed è caratterizzato da una grande longevità e una fruttificazione molto abbondante: una sola pianta, se ben curata, può infatti arrivare a produrre anche 80-100kg di frutta e raggiungere un’altezza di 15 metri.
Originario della Cina, l’albero dei Caki è detto anche albero delle sette virtù perché fa ombra, da buon legna da ardere, le sue foglie sono ottime per la produzione di concime e in autunno prendono colorazioni meravigliose dal giallo al rosso, prima di cadere, ha una buona resistenza ai parassiti, ha lunga vita, ha una colorazione meravigliosa e produce un frutto delizioso. Dalla Cina a fine Ottocento fu esportato in America e in Europa, e in Italia è molto diffuso soprattutto nel meridione, in particolare in Calabria, ma ottimo per la realizzazione di qualsiasi giardino mediterraneo.
Da molti oggi è stato ribattezzato anche albero della Pace, in quanto alcun specie sono sopravvissute ai bombardamenti di Nagasaki del 1945.
Secondo alcuni il germoglio contenuto dentro al suo frutto sarebbe addirittura in grado di predire il futuro! La leggenda narra infatti che se il germoglio ha forma di forchetta l’inverno in arrivo sarà mite, se invece la forma è quella di un coltello, allora l’inverno sarà pungente, molto molto freddo e piovoso.
Ne esistono diverse varietà ma tra le più apprezzate ci sono senza dubbio il Diospyros Kaki Vainiglia, e il Diospyros Kaki Fuyu; il caki Vainiglia in origine coltivato nelle campagne napoletane e da qui diffusosi in tutta la nazione. Il suo frutto è tipico e presenta una forma leggermente appiattita. L’albero è piuttosto facile da mantenere poiché non necessita di particolari accorgimenti resiste alle temperature fredde.
Il Diospyros Kaki Fuyu oltre a produrre frutti buonissimi e dolci è perfetto come albero ornamentale con foglie grandi, ottime per creare ampie zone d’ombra dal colore verde intenso e molti tenaci, e brillanti quasi come se fossero cosparse di cera.
Il periodo di fruttificazione va da settembre a novembre e a differenza della maggior parte dei frutti, il loto non è buono appena raccolto, in quanto portatore di un elevata concentrazione di tannino che ne rende lo rendono assai sgradevole. Dopo un periodo di maturazione (che si può accelerare conservando il frutto insieme a mele e pere) invece il frutto passa dal colore verde e a quello arancione intenso e ad una consistenza molto morbida. Spesso sul frutto si può trovare una retinatura sulla buccia, che deriva dagli sbalzi idrici subiti dalla pianta durante il periodo di accrescimento.
Consumato semplicemente come frutto o utilizzato per la creazione di creme, salse, e torte, il loto ha un’altissima quantità di zuccheri, potassio e beta-carotene, nonché fonte di vitamina c. Sono quindi frutti molto energetici e consigliati a tutti coloro che praticano un’attività sportiva e soprattutto per rafforzare le difese e combattere la stanchezza nel periodo autunnale del cambio di stagione.