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L’acero Shishigashira criniera del leone

Tra le molte varietà di aceri giapponesi spicca l’acer palmatum ‘Shishigashira’, letteralmente ‘Criniera di Leone’. Questa varietà è stata ottenuta nel 1882 in Giappone ed è tra quelle più adatte alla coltivazione in vaso, tenuto ad alberello, oppure potato come bonsai. Può essere coltivata anche in piena terra dove può raggiungere, molto lentamente, 3-4 m di altezza. Ha un portamento slanciato, con rami molto nodosi e una bella corteggia grigia. La chioma è fitta di foglie, piccole e arricciate, perché gli interni sono molto ravvicinati. Le foglie sono piccole e con i lobi mediamente incisi piuttosto seghettati: da questa caratteristica deriva il suo nome, perché le foglie dentate e molto ravvicinate ricordano la criniera di un leone.

Una ‘Criniera di Leone’ che cambia colore

L’acer palmatum ‘Shishigashira è una pianta decorativa in tutte le stagioni: in inverno perché rivela la forma elegante del tronco e dei rami; all’inizio della primavera perché le gemme, che iniziano a gonfiarsi, la ricoprono come tanti puntini rossi. In primavera piena e in estate, quando le foglie da verde chiaro lucido si fanno man mano verde più scuro; infine in autunno, quando queste ultime diventano prima giallo oro, poi arancio, poi rosse. 


acero Shishigashira criniera del leone
Particolare della foglia dell’acero – Photo credits Envato

Le varietà di aceri nel vivaio Innocenti e Mangoni

Ombra, mezz’ombra, mai sole

Le varietà di aceri giapponesi ‘palmatum’ amano il fresco, l’esposizione al sole è quindi riservata soltanto agli ambienti meno caldi. Al sole le loro magnifiche foglie, soprattutto con temperature molto elevate, possono seccare e cadono senza aver quasi virato di colore. E’ quindi consigliato metterli a dimora in luoghi ombrosi o col sole al mattino. La resistenza climatica è invece ottima, in inverno può sopportare temperature fino a -15°C., mentre ai bonsai in esterno si consiglia la copertura delle radici e del piede.

Idee per accostamenti in piena terra

Gli aceri hanno una elevata tolleranza colturale e trascorsi i primi anni, che consento loro di stabilizzare il proprio apparato radicale, possono essere accostati a ogni tipo di pianta, da quelle acidofile, quali rododendri, azalee e conifere nane, fino ad arrivare a bulbi, arbusti o erbacee perenni. Se invece vogliamo creare uno spazio con un maggior numero di esemplari è consigliato scegliere più cultivar o anche più specie per avere un effetto coprente e sorprendente in ogni stagione. Possiamo mescolare cultivar con foglie verdi e con foglie rosse o anche giocare con le varie altezze per avere risultati spettacolari. Se invece si vuole optare all’utilizzo di una sola cultivar è preferibile accostare gli aceri a camelie e altri arbusti sempreverdi.

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