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Gli alberi monumentali del Parco di Sammezzano

Tra i tanti primati della Toscana nei settori più svariati, ne spicca uno in ambito botanico: è infatti la regione con la più alta presenza di grandi alberi, e in particolar modo nella zona del Reggello.

Qui si possono trovare molte specie di Douglasia nei meravigliosi boschi di Vallombrosa, ma soprattutto la straordinaria Sequoia gemella nel Parco di Sammezzano, circondata da circa un centinaio di altre sequoie, nonché il Pinus Lambertiana dell’orto Botanico di Vallombrosa, sempre accompagnato da altri esemplari della stessa specie.

Tutti questi alberi, sia dei parchi che delle foreste, non sono spontanei ma sono stati piantati dall’uomo e sono piuttosto giovani (con l’escussione degli abeti rossi, specie autoctona). Differentemente da quanto si possa credere infatti, non sono gli alberi vecchi ad ergersi maggiormente in altezza, bensì quelli giovani e non isolati. Il trovarsi in gruppo ed a breve distanza l’uno dall’altro innesca una sorta di la lotta per la fotosintesi con conseguente necessità di innalzarsi sempre più in alto verso la luce.

Il parco di Sammezzano a Reggello, in provincia di Firenze,  nacque dalla volontà di Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, che volle riorganizzare tutta l’area verde attorno al castello, consistente in circa 65 ettari.

Nella zona circostante a quella che è detta “l’antica ragnaia” popolata da lecci, egli decise di piantare specie esotiche per meravigliare l’ospite e donare al luogo uno stile moresco.

Tra queste spiccano le grandiose sequoie (Sequoia sempervirens e Sequoia gigantea) che in soli 150 anni hanno raggiunto dimensioni notevoli, tanto da farle entrare nella classifica degli alberi più alti d’italia, che ne dimostrano l’eccellente acclimatazione.

La sequoia sempreverde (Sequoia sempervirens) è un albero della famiglia delle Cupressaceae il cui nome è un tributo al nativo americano Sequoyah che inventò il sillabario Cherokee. Anche se prima delle glaciazioni esisteva in Europa, è una pianta originaria dell’America Nord Occidentale (dalla California all’Oregon) e se ne trovano moltissimi esemplari nei parchi di Redwood e Yosemite. E’ senza dubbio la specie più alta al mondo, con il suo aspetto conico piramidale, il tronco profumato e e la corteccia arancio-rossa-marrone. Cresce più velocemente al sole e su terreno umido.

Il Parco è ricco inoltre di specie autoctone come il leccio, gli aceri e i ginepri; insomma un vero paradiso per amanti della botanica. Il patrimonio è infatti pressoché inestimabile anche se purtroppo soltanto una piccola parte delle piante ottocentesche e originarie sono giunte a noi. Di recente è stato avviato un progetto di restauro che prevede il ripristino della ricchezza botanica originaria: sono state quindi reinserite piante quali: araucaria, tuja, tasso, cipressoyucca, querce, aceri, cedro del Libanoginepro, acacia, tiglio e numerose altre specie.