II foliage autunnale degli aceri giapponesi nei Giardini Rikugien di Tokyo
Benché il Giappone sia conosciuto ai più (e a ben ragione) come luogo d’eccellenza della fioritura dei ciliegi in primavera, capace di donare atmosfere magiche, in realtà la stagione perfetta per visitare questo paese e restare affascinati dai suoi straordinari colori, è proprio l’autunno.
In questo periodo infatti, oltre ad avere un clima piacevole, ci si imbatte in quella che viene chiamata caccia al Momijigari (anche detto kanpūkai: letteralmente “andare insieme a vedere le foglie”), ovvero la ricerca delle foglie rosse degli aceri, che proprio in autunno si tingono di colori sfavillanti e dalle mille tonalità dal giallo al rosso, prima di cadere.
Vista l’estensione in lunghezza del Giappone, il foliage si presenta nelle varie zone della nazione in periodi diversi, indicativamente tra metà settembre e fine novembre; Tokyo è pervasa dalle colorazioni rossastre sopratutto verso la metà di novembre, periodo migliore per una visita!
La città offre un punto di vista perfetto su questo fenomeno dai Giardini Rikugien che si trovano nelle vicinanze della stazione di Sengoku. Il nome del parco significa letteralmente “giardino dei sei Principi della poesia” e non a caso è sempre stato luogo di ispirazione per artisti e letterati che qui hanno trovato silenzio e pace, ideali per immergersi nella creatività.
All’epoca della sua nascita il giardino rappresentava un suberbo modello di giardino tipico del periodo Edo, ma già pochi anni dopo fu abbandonato e solo nel ‘900 riportato all’antico splendore, finché fu poi donato alla città e destinato all’uso pubblico.
Qui vi sono un lago, diversi giardini ed alcune sale da tè, di cui una si trova all’interno di un affascinante struttura in legno chiamata Tsutsuji-no-chaya. Si tratta certamente dell’attrazione principale del parco, poiché in questa zona si ha una grande concentrazioni di aceri rossi che in autunno dei tingono di colorazioni calde e suggestive.
L’acero rosso giapponese è una albero molto diffuso come pianta ornamentale, e non è un caso che abbia dato il nome ad una varietà di acero detta acer japonicum (di cui a sua volte ne esistono molte specie). I colori più o meno intensi che le sue foglie prendono nel periodo del foliage dipendono dalla differenza di temperatura tra giorno e notte: maggiore è l’escursione termica e più alta sarà la presenza di pigmenti colorati.
Tra i vari tipi di aceri giapponesi, in Italia è molto diffuso l’acer palmatum che produce fiori dal color della porpora, anche se sono ovviamente le foglie a catturare l’interesse dell’osservatore.