Il parco di Villa Reale a Marlia: intreccio di architettura e paesaggio
Che le piante da sempre abbiano anche la funzione di abbellire case, città e paesi non ci stupisce, ma ci sono luoghi dove il connubio tra architettura e vegetazione è talmente stretto e ben riuscito da non capire dove inizia l’una e finisce l’altra, in un tutt’uno di perfezione.
La Toscana è ricca di posti nei quali architettura e paesaggio sono saldamente intrecciati, e uno su tutti è la Villa Reale di Marlia risalente al Seicento (è stata residenza della sorella di Napoleone Bonaparte Elisa Bonaparte Baciocchi, principessa di Lucca); una dimora storica che ha subito moltissime trasformazioni nel corso dei secoli e che è stata recentemente ristrutturata mantenendo lo stile elegante sia nell’architettura che nei giardini.
Una passeggiata nel grande parco della Villa – ben 16 ettari- ci offre un’alternanza di siepi, aiuole e alberi mantenendo l’originale impianto seicentesco, con zone sistemate all’inglese ricche di boschetti, sentieri e punti panoramici.
Vi si trovano tantissime specie arboree abies, quercus palustris, pini, lecci e platani, tassi, intersecati tra distese di prati e splendidi giardini (anch’essi ristrutturati da pochi anni): dal Giardino dei Limoni, al Viale delle Camelie, al Giardino Spagnolo, il tutto amalgamato perfettamente con tocchi di architettura e scultura a cielo aperto, basti ricordare i gruppo della Leda e il cigno o la grotta del Pan.
Con la ristrutturazione è stato creato un vero e proprio percorso nel parco che consente di godere appieno della natura accompagnata qui da stupende opere d’arte.
La riqualificazione del villa e del verde dal cui è circondata passa sia attraverso la possibilità di visita del parco che dagli venti che vi sono organizzati soprattutto nella stagione estiva, come il Villa Reale Festival dove i meravigliosi paesaggi fanno da sfondo a interessanti serate di musica jazz.