Posto intorno a una candela, abbellisce in modo semplice e tradizionale la tavola. Intrecciato in corone e ghirlande, appeso alla porta di casa, accoglie gli ospiti ispirando un’atmosfera di festa. Sempreverde, con le sue foglie brillanti e acuminate e le sue bacche rosso acceso.
È l’agrifoglio. La pianta del Natale.
Il legame fra questa pianta e la festività cristiana pare derivi da una tradizione irlandese. Sembra infatti che l’agrifoglio, essendo facilmente reperibile e poco costoso, fosse l’unica decorazione che le famiglie povere potevano permettersi di utilizzare. Durante il Natale in ogni casa era possibile trovare una ghirlanda di agrifoglio e ancor oggi in Irlanda è la decorazione natalizia per eccellenza.
Andando a ricercare tradizioni più antiche scopriamo che anche i Romani utilizzavano questa pianta a scopo ornamentale. Durante i Saturnali, diffusa e popolare festa in onore di Saturno, dio della seminagione, rami di pino o agrifoglio venivano intrecciati per formare delle ghirlanda con cui adornare le case. Rametti di agrifoglio venivano posti all’interno delle abitazioni per dar rifugio agli spiriti dei boschi, oppure scambiati come simbolo d’amicizia.
In molte culture, dagli antichi romani ai Celti, l’agrifoglio veniva considerato un talismano contro i malefici, probabilmente a causa delle sue foglie acuminate e pungenti. Tutt’oggi è considerata una pianta portafortuna che allontana gli spiriti maligni.
Hollywood, la celebre città del cinema, deve il suo nome proprio all’agrifoglio, che in inglese si dice holly.
In Italia è possibile ammirare alcuni esemplari particolari di agrifoglio (Ilex Aquifolium) nelle Madonie, massiccio montuoso posto nella zona centro settentrionale della Sicilia, tra le province di Palermo e Messina. Qui, vicino a molte altre specie vegetali che hanno trovato nell’area il proprio habitat ideale, si trova un bosco di agrifogli giganti, che in alcuni casi superano anche i 5 metri di altezza e hanno un’età di oltre 300 anni.
