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L’olivo un simbolo di pace

La semplicità dell’olivo nasconde una storia molto più profonda.

L’olivo e la sua simbologia

L’olivo, pianta autoctona di tutto il bacino mediterraneo, è da sempre stata fonte di sostentamento per le antiche civiltà europee, mediorientali e nordafricane. Nell’antica Grecia, vista la sua importanza nella catena alimentare, l’olivo è considerato una pianta sacra propria della dea Atena che la consegna agli ateniesi come simbolo di Pace dopo la vittoria su Poseidone per il patronato sull’ Attica. Nella tradizione biblica invece l’olivo è invece simbolo di rinascita: dopo il diluvio universale Noè riceve da una colomba un ramoscello di olivo, segnale dell’avvenuto risveglio della terra dopo le devastazioni del diluvio. Nella tradizione cristiana l’olivo viene associato alla Domenica delle Palme, quando i fedeli durante la messa ricevono un ramoscello di olivo in segno di pace e di rinascita, in seguito al sacrificio di Gesù sulla Croce.

San Francesco e l’Olivo

L’olivo è legato anche alla figura di San Francesco, patrono d’Italia, il quale secondo la tradizione ha per primo introdotto l’uso del ramoscello d’olivo nelle funzioni pasquali in sostituzione dei rami di palma (Erythea Armata), difficilmente reperibili nell’ Umbria dei quei secoli. Inoltre nel primo libro sulla vita del santo, il suo funerale viene descritto con una grande processione di devoti muniti di ramoscelli di olivo.


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Photo credit Envato Elements – Olivo nel prato della Basilica di San Francesco ad Assisi

Toscana e Umbria, terra di ulivi 

Come abbiamo detto le piante di olivo sono presenti in tutto il bacino del Mediterraneo ed in particolare in Italia, Toscana e in Umbria. Il paesaggio di questa regione è caratterizzato dalla presenza dell’olivo (Olea Europaea) che ben si adatta alla coltivazione grazie al clima e all’esposizione, come in Toscana (Olea Europaea forma toscana). La zona fra Assisi e Spoleto è detta anche ‘fascia olivata’ e proprio qui si snoda per 70 km il ‘Sentiero degli Ulivi’. Il percorso, segnalato e mantenuto dal CAI, si sviluppa sulle colline e sulle pendici del monte Subasio, costellate da centinaia di terrazzamenti di ulivi e piccoli insediamenti urbani. Infine, per ribadire la centralità di questa pianta nella vita della regione, a Trevi è presente il Museo della civiltà dell’Ulivo.

L’olea Europea nel vivaio Innocenti e Mangoni Piante

Si tratta di un albero molto diffuso in Toscana, tanto da farne un simbolo insieme al Cipresso. È un sempreverde a crescita lenta con caratteristiche foglie lanceolate dal colore verde-grigio sul lato superiore e argento su quello inferiore. In estate produce fiori bianchi a pannocchie, profumati a cui seguono in autunno frutti ovoidali, ottimi per la produzione di olio.

In vivaio l’olea europea è disponibile in cespuglio, mezzo fusto, in forme varie come pompons, multitronco o anche spirale. È inoltre disponibile la classica forma toscana dalla chioma aperta e dalle branche erette, tipica e diffusa negli oliveti toscani.

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