La Magnolia
Pare che la magnolia sia una pianta antichissima. Per molto tempo si è ritenuto che le Magnoliaceae fossero state le prime Angiosperme apparse sulla terra. Ciò è stato poi smentito da studi botanici che però hanno rilevato che alcuni fossili riconducibili alla famiglia delle Magnolie risalgono addirittura a 95 milioni di anni fa. Il nome di questa pianta dovrebbe essere un omaggio Pierre Magnol medico e botanico francese del 1600, direttore del giardino botanico di Montpellier.
Di magnolia esistono tantissime varietà, circa ottanta, provenienti da diversi paesi nel mondo: soprattutto Asia e America. L’importazione in Europa è avvenuta nel Diciottesimo secolo e oggi è un albero ampiamente diffuso per il suo alto valore ornamentale. Difatti era ricorrente nei giardini borghesi del ‘900 e molto impiegato anche nei viali delle grandi città. All’interno dell’Orto Botanico di Padova è possibile ammirare una Magnolia Sempreverde risalente al 1786, ritenuta uno dei primi esemplari introdotti in Italia, se non il primo in assoluto.
Malgrado sia difficile poter descrivere un albero che presenta un così grande numero di varietà, c’è sicuramente una caratteristica comune a tutte le magnolie: la bellezza delle fioriture. Di forme, colori e grandezze diversi i fiori delle magnolie non mancano mai di stupire per il loro essere appariscenti e profumati. Ci sono quelli bianchi, a forma di stella della Magnolia stellata, ideale per giardini di piccole dimensioni. Ce ne sono altri che abbracciano tutte le tonalità del rosa, a forma di tulipano o calice, come quelli della Magnolia x soulangeana, albero ramificato che può raggiungere gli 8 metri di altezza. Ci sono infine i fiori profumati di colore bianco-rosato internamente e rosso-porpora fuori della Magnolia liliiflora Nigra.
Nel linguaggio dei fiori, la Magnolia è considerata un simbolo di dignità e perseveranza, ma anche di nobiltà e bellezza superba. Pare che i monaci buddisti della Cina centrale coltivassero la Magnolia denudata (detta anche Magnolia yulan) già dai tempi della dinastia T’ang (618-907A.D.) per piantarla intorno ai loro templi come simbolo di purezza e di apertura.
Esistono tante storie intorno a questo fiore, ma certamente una delle più suggestive è la Leggenda delle due Magnolie che parla della Magnolia stellata. Narra una leggenda che in tempi lontani esisteva una magnolia sola. All’esterno si presentava alta, forte e con pochi fiori. All’interno del tronco invece possedeva una magnolia stellata, con tantissimi fiori bianchi profumati. La magnolia alta era il corpo, la magnolia stellata il cuore. Fiorivano insieme, l’una nell’altra, tutto l’anno dando serenità all’intero giardino. Poi un giorno di pioggia l’albero fu toccato da un’azalea gialla pastello che gli era cresciuta al fianco.
La magnolia non si accorse che l’azalea l’aveva sfiorata solo per caso. Credette che quel tocco fosse legato ad un interesse che decise di contraccambiare. Col passare del tempo quel flebile sentimento che la magnolia provava si trasformò in amore e il suo cuore stellato cominciò a pulsare e a spingere il suo corpo forte a voltare i fiori profumati dalla parte dell’azalea gialla. Ma l’azalea non nutriva alcun sentimento e con il passare del tempo l’albero di magnolia cominciò a sentirsi sempre più triste, finché il suo cuore si spezzò, staccandosi dal corpo forte. E così nacquero due alberi: la magnolia alta che tendeva i suoi rari fiori sui rami ricoperti di foglie verdi per mostrare la sua forza e la magnolia stellata senza foglie, con i suoi fiori bianchi fragili come il suo cuore senza speranza.