Le piante ideali per l’arredo urbano
C’è stato un tempo in cui si credeva che ogni albero possedesse un’anima e alcuni di essi erano considerati sacri e quindi oggetto di culto. Intorno a loro veniva lasciato crescere un bosco che non poteva essere violato. Adesso che il forsennato disboscamento ha lasciato nude tante zone un tempo verdi, cerchiamo di ricreare nei nostri orizzonti cementificati l’armonia, la frescura, la salubrità e la bellezza estetica delle piante attraverso la loro piantumazione lungo le strade, nei giardini, nelle piazze, nei parchi.
IL CIPRESSO
Come si potrebbe immaginare la Toscana senza neppure un cipresso? Considerati alberi cimiteriali, li vediamo spesso fiancheggiare le case di campagna, allinearsi “alti e schietti” lungo viali che introducono a ville e fattorie, stagliarsi affusolati sulla sommità delle colline. Possono comporre magnifiche scenografie anche in giardini privati.
IL TIGLIO
Lungo i viali e nei parchi questa pianta conferisce vigore e bellezza estetica grazie al suo fogliame vivace, con foglie ampie e cuoriformi, oltre a un gradevole profumo al tempo della fioritura. Un’adeguata e mirata potatura può creare un effetto di galleria o di suggestivo arco verde.
IL LECCIO
Nell’antichità era considerato un albero funerario consacrato a Ecate, dea dei morti. Ma questo simbolismo sinistro non trova riscontro né nel suo aspetto né nella sua longevità. Infatti è di grande effetto decorativo e scenografico e può arrivare e superare i mille anni di età. Ha una chioma vivace e molto folta che serve a “spezzare” il vento (frangivento).
L’OLMO
Di struttura imponente ed elegante, è utilizzato a livello ornamentale sia isolato sia con altre piante per alberare viali in giardini di grandi dimensioni, ma anche in parchi o in spaziose tenute. Le sue foglie, di tonalità verde scura, sono di forma ovale con fini dentature ai margini. Sopporta l’inquinamento atmosferico, quindi è adatto a crescere anche in centri abitati.
IL PLATANO
E’ un albero maestoso, dal tronco diritto, slanciato, con rigonfiamenti qua e là. I rami, numerosi e disordinati, sorreggono foglie ampie e palmate. E’ l’albero più diffuso lungo le vie delle città italiane perché resistente allo smog.
L’ALLORO
La sua origine si deve, secondo il mito greco, alla ninfa Dafne che, inseguita da Apollo, pregò gli dei di salvarla; fu esaudita e trasformata in albero, l’alloro appunto, che divenne la pianta sacra proprio al dio Apollo. E’ una pianta tipicamente mediterranea, solare, con le foglie verdissime, simbolo di giovinezza eterna. E’ stata molto utilizzata anche nei giardini rinascimentali. Grazie all’”ars topiaria”, vera scultura vegetale, sa assumere tutte le forme per plasmare la natura.
PROSSIMI ARGOMENTI
1 -“Aree verdi”come indispensabili fattori di equilibrio ecologico urbano.
2- L’ importanza dell’elemento verde nelle aree urbane.