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Miti e leggende sulle piante: la magnolia

Appartenente alla famiglia delle Magnoliacee, la Magnolia sempreverde è un bellissimo albero che raggiunge proporzioni imponenti nel suo habitat naturale: la nativa America. Con le sue infinite variazioni (circa 80 specie) è una delle piante più amate e decantate, utilizzata a scopo ornamentale: la varietà più nota e diffusa è sicuramente la M. grandiflora, che può avere un’altezza di 27 m ed un’ampiezza di 15 m.. Spesso solitaria, ha un fascino tutto particolare, grazie alla sua elegante struttura: grandi foglie lucide, quasi a specchio e fiori immensi, bianchi, profumati, carnosi, sensuali, classificabili, per misura, tra i più grandi prodotti da un albero (da qui la denominazione grandiflora). La M. grandiflora ha origini molto antiche: importata in Europa agli inizi del settecento circa, cresce nelle zone temperate e meridionali del continente, preferendo climi caldi ed esenti dal gelo. In origine fu coltivata solo in serra, perché si riteneva che tanta bellezza fosse sinonimo di estrema delicatezza. Solo qualche tempo dopo un botanico provò a piantarla all’esterno e visse per oltre 100 anni! 

Fiore molto allegorico, all’inizio del novecento, negli Stati Uniti, lo si trovava in quasi tutti i giardini delle abitazioni, in quanto considerato di buon auspicio per le fondamenta della casa e per il benessere dei suoi abitanti. 

Nel linguaggio dei fiori la Magnolia significa bellezza, perseveranza, dignità. Fra le diverse leggende che aleggiano attorno a questo fiore, la più nota e romantica racconta come, in tempi lontani, la Magnolia fosse composta da una parte esterna, il corpo, alto, robusto, con pochi fiori e tante foglie, ed una parte interna, il cuore o anima, fatto a forma di stella e ricco di fiori bianchi profumati. Quando, casualmente, l’albero venne sfiorato da un’azalea gialla, se ne innamorò perdutamente, tanto da spingere con forza tutti i boccioli del suo cuore verso l’azalea. Il perdurare di questa spinta, giorno dopo giorno, portò il cuore della Magnolia a spezzarsi e staccarsi dal suo corpo … alla fine la pianta si ruppe e si divise in due alberi, uno di Magnolia ed uno di Magnolia stellata. Non è raro, infatti, trovare nei parchi e giardini entrambe le piante di Magnolia, sempre a coppia: quella stellata, colma di fiori bianchi e profumatissimi, e quella con tante foglie, alta e robusta. 

Altra leggenda, di origine giapponese e di tutt’altra atmosfera, narra, invece, come sia poco consigliabile dormire, o anche solo sostare, sotto una pianta di Magnolia in fiore. L’intenso profumo dei suoi fiori sarebbe capace di stordire o addirittura di “togliere la vita” ad una persona durante un sonno incauto….