Non solo abete a Natale: tradizione di alloro e agrifoglio
Tante piante della tradizione da riscoprire nel periodo natalizio
Piazze, strade e vicoli cittadini sono ormai animati da mille luci e tanto verde, a ricordarci il periodo dell’anno più magico.
Quando si pensa al periodo natalizio è scontato avere in mente il re dal Natale: l’abete.
Entrato a far parte della tradizione italiana solo dopo il 1850 quando la Regina Margherita per prima lanciò la moda di addobbare l’abete nel Palazzo del Quirinale, l’abete è simbolo per eccellenza di questa festa e sono diverse le specie di conifere che ben si prestano a questo uso: dall’ Abies Normandiana con il suo fogliame molto fitto e verde scuro, che perde pochissimi aghi ma ha un profumo poco intenso, all’ abies alba di colore verde scuro in alto e quasi argentato nella parte bassa, fino alla picea abies anche detta abete rosso.
Ma prima del 1850 cosa succedeva in Italia?
La tradizione vuole che la pianta protagonista del Natale fosse l’alloro tipico della macchia mediterranea e molto diffuso nelle regioni italiane.
Il Laurus nobilis era utilizzato già in epoca romana come tributo al coraggio e simbolo di vittoria: corone intrecciate delle sue fronde si cingeva la fronte di poeti e vincitori di gare
In Liguria era usanza decorare l’alloro come oggi si fa con l’abete, ricoprendolo di agrumi e decorazioni di paglia intrecciata.
L’alloro ha una lunga tradizione di utilizzo nelle decorazioni e nei regali perché si ritiene che porti felicità e prosperità: ecco perché si usa anche mettere un rametto di alloro sulla tavola nei pranzi e nelle cene di fine anno.
Il suo significato è tanto glorioso da aver dato anche il nome alla “Laurea”, che appunto deriva dalle corone di questa pianta.
Profumato e flessibile, il Laurus nobilis è un albero sempreverde tipico della zona mediterranea e spesso cresce insieme all’edera e al pungitopo formando piccole oasi sempreverdi.
Dal colore verde intenso, visto il suo particolare profumo ben si presta anche all’uso in cucina, per arricchire e insaporire zuppe piatti a base di carne, nonché per realizzare un particolare liquore.
L’uso dell’ agrifoglio venne introdotto dalla Chiesa delle origini per contrastare invece il simbolo pagano dell’albero sempreverde, anche dell’alloro quindi. Un grande cespuglio spinoso che simboleggia forza e rinascita, molto usato nella realizzazione di decorazioni.
Le caratteristiche foglie pungenti verdi con sottili bordature chiare si stagliano su rami carichi delle inconfondibili bacche rosse. Diffuso come decorazione per abbellire le case l’agrifoglio o ilex aquifolioum è di buon auspicio e molto legato alla tradizione cristiana.
Il territorio italiano è ricco dunque di tradizioni legate alle piante che, specialmente, in questo periodo dell’anno, è bello riscoprire!
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Photo credits – Envato