Pinus Pinea: l’albero più diffuso in Italia
Albero mediterraneo per eccellenza, il pinus pinea è il più diffuso in Italia e per questo conosciuto all’estero come Italian Stone Pine o Pin d’Italiè.
Impossibile non restare affascinati dalla sua naturale eleganza, dalla sua possenza, dall’ altezza del suo fusto svettante verso il cielo, e dalla sua chioma avvolgente a forma di ombrello.
Le zone costiere sono colme di pinete a ridosso del mare, capaci di creare grandi distese di ombra e luoghi piacevoli da vivere, in cui passeggiare e vivere il benessere della natura. Ma anche le città sono disseminate di pinus pinea, anche detti pino domestico; soprattutto città come Roma e Napoli nelle quali la particolare composizione del terreno vulcanico ne favorisce una crescita più veloce.
A Napoli, fino agli anni ottanta, si trovava quello che il National Geographic aveva definito come pino più famoso d’Italia, uno stupendo esemplare di pino domestico piantato alla fine dell’ottocento e che contribuiva a dare un’immagine ancor più romantica della città. Purtroppo a seguito di una malattia l’albero è stato sradicato dal comune e negli anni ’90 sostituito con una nuova pianta della stessa specie.
Un tempo esistevano molte pinete spontanee, adesso invece se ne trovano soltanto grazie alle piantagioni dell’uomo che per fortuna contribuisce a mantenere viva la specie.
La storia di questo albero è molto antica. Già etruschi e Romani erano soliti piantarlo. Ecco perché la sua larga diffusione in parchi e giardini, ma anche in viali (molto famosi quelli toscani nelle zone di mare) o isolati su dolci colline. È una storia fatta anche di gusto. Chi non ha mangiato infatti i semi di questo albero?
Dalle pigne cresciute e maturate lungo i rami infatti, escono i semi che non sono altro che i pinoli, ricoperti da un piccolo guscio marrone.
La bontà dei suoi semi ne ha condizionato l’utilizzo sin dai tempi antichi. Piantagioni di pini coltivate quindi per scopi alimentari, ma non solo. Nel tempo si è fatta strada anche l’uso come albero ornamentale e bonsai (talvolta utilizzati come piccoli alberi da tavolo).
Per molti è facilmente confondibile con il pino marittimo, anche se in realtà quest’ultimo è il pinus pinaster.
Da non dimenticare che gli esemplari di pinus pinea dovrebbero essere messi a dimora mantenendo una certa distanza tra un albero e l’altro per far si che con lo sviluppo le chiome non debbano competere per la luce, e la crescita avvenga quindi in forme armoniche. Inoltre dovrebbero sempre essere piantati non in vicinanza di muri o strade asfaltate poiché l’apparato radicale è molto potente e rischierebbe di sollevare il manto stradale.
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