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Siepi e loro usi: l’esempio del Labirinto della Masone

Un inestricabile intreccio di strade delimitate da siepi, un luogo tanto misterioso quanto affascinante, dove perdersi diventa un gioco e dove la sfida di riuscire a trovare l’uscita suscita un’attrazione tale da superarne la paura.

Le piante e in particolare modo le siepi sono le grandi protagoniste della struttura del labirinto, una vera e propria costruzione architettonica dove il materiale da costruzione è vegetale e viene sapientemente lavorato, sagomato, quasi scolpito, per consentire che la forma desiderata sia mantenuta nel tempo. E’ l’arte topiaria ad incarnare questa volontà di mantenimento della forma, che nel tempo ha subito una tale spinta tanto da aver portato alla produzione di vere e proprie sculture verdi.

La siepe con la sua struttura lineare é costituita prevalentemente da specie vegetali arboree ed arbustive e tra le specie più usate si trovano:

I Labirinti di siepi hanno trovato grande diffusione già a partire dall’antichità: ne ricorda alcuni Plinio come il Labirinto di Cnosso famoso per la fuga di Dedalo e dal quale prende il nome.

Nel corso dei secoli ne sono stati realizzati moltissimi, dalle dimensioni più disparate e praticamente in tutto il mondo, anche se una maggior concentrazione si trova in Europa.

Il più recente e grande è in Italia, a Parma, e vale una visita approfondita, per vivere una giornata dove l’immaginazione incontra la realtà: il Labirinto della Masone. Qui in 7 ettari di terra si sviluppano percorsi di diversi chilometri, attraversando una tra le più importanti piantagioni di bambù dell’Europa intera co e sue 200mila piante.

La passeggiata è disseminata di trappole, bivi e strade senza sfondo e regala  il brivido dello smarrimento ma senza un pericolo effettivo e la paura che ne deriva.

La visione aerea del labirinto lo mostra in tutta la sua bellezza: una pianta a stella con una piazza capace di ospitare eventi di grandi dimensioni quali concerti, mostre, ma anche intimi, come i matrimonio che si possono celebrare nella cappella a forma di piramide. Il progettista Franco Maria Ricci ha voluto qui anche integrare la sua collezione d’arte che spazia da opere del ‘500 fino al ‘900, sculture e pitture, nonché una ricca biblioteca.

Un luogo dove il verde va a braccetto con la cultura, e dove il visitatore si nutre di freschezza e arte.

Puoi metterti in contatto con noi e ricevere tutte le informazioni di cui hai bisogno sulle siepi e sulle piante più adatte per realizzarle!