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L’olmo e i miracoli di San Zanobi

Il miracolo più ricordato di San Zanobi è quello di aver fatto fiorire un olmo (Ulmus) in pieno inverno.

San Zanobi

San Zanobi è un santo fiorentino molto popolare, nato e vissuto nella città gigliata tra il IV e il V secolo d.C. E’stato per molti anni Vescovo della città di Firenze ed è ad oggi ricordato per le varie leggende che si narrano sulla sua vita e che sono state tramandate nelle cronache cittadine di Giovanni Villani e nei libri dell’Arte di Calimala. Il suo operato per la crescita della Diocesi fiorentina fu fondamentale sia per l’organizzazione delle realtà periferiche che per la creazione di nuovi luoghi di culto, come la basilica di San Lorenzo, divenuta poi anche luogo di sepoltura della famiglia Medici e scrigno di tesori artistici.

La colonna di San Zanobi

Il miracolo più ricordato ancora oggi di San Zanobi è quello di aver fatto fiorire un olmo (Ulmus) in pieno inverno. Il 26 gennaio del 876 d. C. la sua bara fu traslata dalla basilica di San Lorenzo a quella di Santa Reparata. Il corteo che l’accompagnava fece urtare la bara contro un vecchio olmo che subito riprese a germogliare. Sul luogo dell’evento miracoloso fu eretta una colonna di marmo, che nel 1338 fu coronata da una croce, da una scritta che ripercorreva l’intera vicenda e dal bassorilievo bronzeo di un olmo. Ancora oggi la colonna ricorda il miracolo accanto al Battistero di Firenze e il vescovo Zanobi riposa all’interno della Cattedrale di Santa Maria del Fiore in un’urna bronzea di Lorenzo Ghiberti.

Il miracolo della Pellegrina

Uno dei miracoli in vita di San Zanobi, ricordato più volte nelle cronache medievali, è legato alla consuetudine di quegli anni di affrontare lunghi pellegrinaggi per visitare Roma. Lungo una delle vie di cammino che passavano da Firenze, una pellegrina francese affidò il figlio gravemente malato alle cure della diocesi; al suo rientro da Roma trovò il figlio morto. Vagando per la città in preda alla disperazione incontrò San Zanobi che pregando fece resuscitare il ragazzo.

San Zanobi e il Sasso del Diavolo

Un altro miracolo che si tramanda di San Zanobi è quello che lo vede contrapposto addirittura al Diavolo. Durante un suo viaggio alle pendici dell’Appennino Tosco-Emiliano, vicino a Firenzuola, fu sfidato dal diavolo su chi sarebbe riuscito a trasportare un grande masso più lontano possibile. San Zanobi riuscì a portarlo più lontano del maligno, mentre questi lo lasciò cadere prima, frantumandolo. Ancora oggi il masso svetta nei pressi del Passo della Raticosa con i suoi colori verde-nero e violaceo, che contrastano con il verde dei boschi circostanti.

Olmo o ulmus nei vivai Innocenti e Mangoni a Pistoia

L’olmo (Ulmus), genere di 45 specie di alberi e arbusti decidui, cresce nelle regioni settentrionali temperate. Le foglie sono alterne da ovate a ellittiche, dentate, verdi con sfumature gialle nel periodo autunnale. Solitamente in primavera sbocciano mazzetti di fiori campanulati di color rosso, seguiti da frutti non commestibili. Gli olmi sono coltivati per il loro portamento e per il fogliame, sono utilizzati come esemplari isolati. Nel nostro vivaio potrete trovare alcune delle varietà più comuni e scenografiche: 

Ulmus minor (Olmo comune), dal portamento colonnare, con lunghe foglie verdi dentate, che diventano gialle in autunno. Piccoli fiori rossi in primavera. Resistente al freddo.

Ulmus pumila (Olmo siberiano), originario della Siberia e del nord della Cina, ha un portamento eretto con foglie verde scuro da 3 a 10 cm

Ulmus ‘Sapporo autumn gold’ varietà molto scenografica per il suo fogliame che vira dal rosso delle giovani foglie alle sfumature del giallo nell’autunno.

Per conoscere tutte le varietà di olmo (ulmus)Contattaci!

Photo credits – Envato